Quest’anno il resoconto dei dodici mesi passati sarà più difficile degli altri, perché non ho tenuto una lista delle canzoni per ogni mese e perché mi fa un po’ male ripercorrere questi mesi.
Ma è una consuetudine a cui tengo. E allora mi rimbocco le maniche e rivivo gli ultimi trecentosessantacinque giorni.
Gennaio
L’anno si apre con una giornata di sole sui pirenei. La neve è sciolta, il sole ci riscalda, davanti a noi una nuova vita, un’avventura che sta per cominciare.
Creep – Radiohead
Febbraio
Gli ultimi mesi di lavoro di questo anno. Una festa sottoterra per festeggiare dieci anni di esplorazioni. Una festa in foresta per la nostra partenza. Una festa a Parigi per la nostra partenza. E l’ultima festa sotterranea per festeggiare il compleanno della mia amica speciale.
Rientriamo in velib e già ho nostalgia di Parigi, ma non c’è tempo per le esitazioni.
La rirette
Marzo
Si parte. Parigi, Belgio, Claire, birra, una famiglia tedesca che ci ha adottato, Copenhagen, Lara, Linkoping e la nostra prima notte nella tenda, Stockholm, Uppsala, Bastutrask, Mikael, le aurore boreali che tolgono il fiato, il lago ghiacciato, la neve, tanta neve, la marmellata di lingon, la carne di alce, la sauna, Peter, le anatre, i licheni, Julian, pasqua in famiglia, dumpster diving, la vasca d’acqua bollente. Un mese speciale.
Euskefeurat – Tankar på Nattgammal Is
Aprile
La primavera arriva passo dopo passo, in una Germania che ci accoglie nei panni di una coppia che ci assomiglia, in un paesino delizioso in repubblica ceca, a Vienna e in esplorazioni di fabbriche abbandonate.
Daloy Polizei – Geoff Berner
Maggio
Ripassare da Parigi e sentirla meno nostra. Lasciare gli abiti invernali e prepararci all’estate. Un’amica dalle ali di fata e un libro simbolico. Varsavia imponente e concerti sull’erba. Un van e un hippie in Lituania. Un matrimonio e gli amici in Lettonia. Sbronza per le strade di Riga per cercare un vestito. Un tramonto lungo tre ore.
Un mini van di polacchi ubriachi. Dzień dobry, kocham Cię.
L’angelo dell’autostop.
Strachy na lachy – Dzień dobry, kocham Cię
Giugno
Rotolando verso sud dalla Lettonia alla Romagna, da Ravenna alla Puglia. Dal tacco alla punta fino alla Sicilia.
Risotto sull’etna e un cielo di stelle.
Il matrimonio di una bimba speciale.
Trapani è un sogno di case bianche dai tetti piatti. Vinciamo un giro in giostra e uno in barca, un weekend attorno alle isole. Lasciamo annunci al porto per trovare una barca per la Tunisia.
Tunisia di cinquanta gradi e cibo troppo calorico.
Una festa di fidanzamento. Un aereo per volare in Francia.
Negrita – Rotolando Verso Sud
Luglio
In Bretagna gli amici battezzano la loro barca ma la macchina esplode all’uscita di Parigi.
Dalla Bretagna all’Italia solo per un vasetto di harissa. Dall’Italia alla Vaucluse per l’inaugurazione di un appartamento.
Una notte a Chalon per vedere uno spettacolo dentro a un bus. Una settimana per costruire una casa di terra e paglia.
Soldat louis – Du rhum des femmes
Agosto
La festa al Plan, gli amici più cari, serviamo ai tavoli e spilliamo birre.
Faccio la cameriera per un mese.
Qualcosa si rompe mentre alla guida perdo le basi che credevo di aver costruito.
Non me ne rendo ancora conto, ma il mondo sta per finire.
Les sardines – Patrick Sébastien
Settembre
Il mio mondo e le mie certezze sono crollati al suono di una fisarmonica.
Una settimana di oblio apparente per ricominciare da me stessa.
Una fuga dopo il mio compleanno.
I miei ricordi affogati nella rakja, nell’acqua al limone e nel succo al mirtillo allungato con la vodka da pochi dinari del negozio davanti a casa mentre con Kim guardiamo video di giovani serbi che violentano alberi.
La mia lucidità persa insieme alla mia insonnia.
Fishtank Ensemble – Woman in Sin
Ottobre
Un bus per il Montenegro e un festival di vino e pesce a Budva.
Kotor, magica, i segni, la foresta e l’uncinetto.
Eppoi. Eppoi la Croazia e le rivoluzioni interiori e Kristjian e la scoperta della permacultura e una giornata a casa a bere birra e parlare delle nostre vite con i piedi nel mare mentre piove sopra le nostre teste.
Ricomincio a vivere.
Quattro giorni in picardia per festeggiare la nuova vita della mia amica e siamo diciotto nel suo appartamento.
Dormiamo stretti in corridoio, voglia di Australia.
La compagnie créole – Ca fait rire les oiseaux
Novembre
In quattro a casa di una famiglia inglese per trapiantare piantine nella serra. Shaun ha l’universo tatuato su un fianco e Fay e Tobi dormono insieme di nascosto.
The dreamers sotto le coperte, in quattro nel mio letto.
Mont saint Michel, una fuga poco improvvisata. Nantes. Parigi. Avignone.
Un concerto e una notte a giocare a Citadelle, troppo sbronza per pensare.
Una settimana in una comunità di resistenti del consumismo, in bus arredati e yurt.
Tame Impala – Feels like we only go backward
Dicembre
Una firma sul foglio della mia disoccupazione.
La festa delle luci a Lyon. Due feste speciali, nuovi occhi, nuovi amici.
Una firma su un contratto di lavoro.
Delusioni, mi sento sola, mi sento abbandonata. E allora è il momento di reagire, di conoscere gente nuova, di recuperare rapporti.
Girando per le strade di Parigi vestiti da babbi natale mentre la lucidità si perde e qualcuno mi bacia di nascosto.
Un viaggio verso il sud, le mie cose in uno scatolone.
Ricucire il nostro rapporto, proviamo a farlo diventare un’amicizia.
Venti ore di bus fino a casa.
E’ la fine del mondo. E’ la fine di un ciclo. E’ la fine di un anno che ha rivoluzionato la mia vita.
E ora. E ora si ricomincia. Ho una nuova vita da vivere. E non vedo l’ora.
Great Lake Swimmers – Your Rocky Spine
I miei anni passati?
2011: https://glossyjuice.wordpress.com/2012/01/02/duemilaunidici/
2010: https://glossyjuice.wordpress.com/2010/12/28/2010/
2009: https://glossyjuice.wordpress.com/2009/12/29/2009/
2008: https://glossyjuice.wordpress.com/2008/12/31/duemilaotto/